È anche grazie ad aziende come Rinaldi se il valore dell’export di prodotti agroalimentari italiani in Cina continua a crescere a ritmo costante, facendone uno dei settori traino del nostro sistema industriale. Partendo da Chongqing, città che è diventata oggi uno dei centri finanziari di riferimento per le regioni occidentali del Paese, l’azienda italiana punta ad affermarsi come importatore leader dei prodotti made in Italy in Cina.
La Fratelli Rinaldi Spa nasce a Bologna nel 1957 e nel corso degli anni Sessanta e Settanta si è affermata come una delle più dinamiche e apprezzate società di distribuzione di prodotti alcolici sul mercato italiano. Nel 2017 avviene l’incontro con il Gruppo Chic, società cinese di investimenti già operativa in ambito retail, da cui scaturisce l’idea di unire le forze e creare una joint venture per l’importazione e la vendita di prodotti alimentari e bevande made in Italy, la Rinaldi (Chongqing) Food Co, Ltd che dallo scorso anno ha già aperto il primo store nell’area della Free trade Zone delle municipalità e il secondo a febbraio nell’area di Guanyinqiao.
Il negozio Rinaldi offre una customer experience che include sia prodotti a scaffale sia corner tematici per la degustazione di caffè, pizza, prodotti da forno, carne, insalata e altri prodotti di alta gamma. La collaborazione con partner di prestigio nel settore alimentare italiano come Coop, Italpizza e Surgital permette a Rinaldi di importare prodotti di qualità con un prezzo accessibile alla maggioranza della classe media in Cina.
Sul versante cinese, il partner del Gruppo Chic mette a disposizione il suo know how in ambito retail oltre a una nutrita rete di relazioni istituzionali e finanziarie, per assicurare che il processo di integrazione e avviamento del business avvenga con successo.
Giuseppe Tamburi, presidente della Fratelli Rinaldi spa e della joint venture in Cina spiega la strategia del gruppo: «Rinaldi approda in Cina con 60 anni di esperienza nell’importazione di prodotti agro-alimentari, ma lo fa in modo innovativo. Non siamo partiti da Shanghai o Pechino, ma insieme a Chic Group abbiamo preferito il ruolo di pionieri in distretti in cui il consumatore aveva meno accesso ai prodotti italiani. Lo scopo di Rinaldi è quello di garantire prodotti con un rapporto qualità prezzo competitivo ma anche quello di trasmettere lo stile di vita italiano come esperienza artistica e di gusto».
La sfida principale di Rinaldi? Conquistare il palato dei consumatori senza snaturare l’autenticità dei prodotti italiani. Rinaldi risponde con attività di promozione, educational per avvicinare i suoi clienti alla cultura del cibo occidentale di alta qualità, ma anche lavorando sulla preparazione degli alimenti (la carne non viene servita al sangue, i pasticcini sono meno dolci e la pasta viene fatta cuocere più a lungo) e sul merchandise: nei negozi di Chongqing le salse piccanti made in Italy trovano più spazio per essere abbinate alle specialità locali.
L’avventura di Rinaldi in Cina è appena cominciata e il futuro prevederà l’apertura di altri 3 negozi nelle zone commerciali di Chongqing nell’arco dei prossimi 18 mesi ( Shapingba, Jiefangbei, Daping) sempre all’insegna di convenienza, accessibilità e alta qualità. (riproduzione riservata)