Agatos, società energetica quotata su Aim, ha ottenuto anche dalla Cina la concessione del brevetto per la tecnologia di processo per la produzione di biometano denominato Biosip con validità fino all'anno 2036.
Questa concessione è stata ottenuta dopo un percorso di qualificazione di oltre 4 anni basato sull'accordo internazionale "Patent Cooperation Treaty" (PCT). Agatos aveva ottenuto in Italia la prima concessione sullo stesso brevetto nel 2017 e successivamente in Usa ed Europa (Francia, Germania, Gran Bretagna, Romania, Spagna e Svizzera) sulla base della European Patent Practice (Epp).
«L'ottenimento del brevetto anche in Cina conferma l'importanza a livello mondiale dell'innovazione rappresentata dal processo Biosip e la capacità di Agatos di contribuire in modo concreto allo sviluppo dell'economia circolare attraverso tecnologie proprietarie», ha spiegato Ingmar Wilhelm, presidente della società e azionista al 5%, «questo risultato permetterà ad Agatos di promuovere il processo Biosip anche in Cina sia in qualità sia di sviluppatore che di EPC contractor che sulla base di accordi di licenza. L'ottenimento anche di quest'ultima concessione del brevetto accresce ulteriormente il potenziale della filiera Biosip che rappresenta una crescente fonte di ricavi nei business plan in fase di aggiornamento di Agatos», ha concluso Wilhem, che divide la gestione con Leonardo Rinaldi, ceo e azionista di maggioranza relativa (27%).
Sulla tecnologia Biosip si basano sia il primo progetto industriale alimentato a forsu (frazione organica del rifiuto solido urbano), che verrà realizzato da Agatos a Marcallo in provincia di Milano, che i progetti Biosip Agri per il trattamento e la valorizzazione dei reflui zootecnici. Ed è in agricoltura che le potenzialità del Biosip sono in prospettiva molto interessanti.
Lo scorso maggio Agatos aveva annunciato di aver costituito una joint venture (85% Agatos) con un importante imprenditore agricolo del Monferrato per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano basato sull’innovativo processo Biosip.
Le caratteristiche innovative di questa iniziativa sono che verrà riconvertito, mantenendo le strutture principali, un impianto per la produzione di biogas che oggi alimenta un cogeneratore da 1 MW per la produzione di energia elettrica, e che parallelamente sarà aumentata la capacità inserendo la tecnologia Biosip brevettata da Agatos.
Il risultato sarà un impianto di produzione di Biometano Liquefatto (BML) in grado di produrre circa 4 milioni di metri cubi standard all’anno. Tramite la digestione anaerobica con pastorizzazione delle matrici in entrata ed il trattamento del digestato che abbatte per oltre il 70% l’azoto ammoniacale, l’impianto produrrà BML per uso nell’autotrazione e anche CO2 liquida, ricco di minerali oltre a del solfato di ammonio in cristalli, entrambi valorizzabili come fertilizzanti nell’agricoltura.
Dal processo si ricaverà anche una significativa quantità di acqua osmotizzata destinabile all’irrigazione e un digestato residuo a basso contenuto di azoto ammoniacale, il tutto nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare e della salvaguardia ambientale.
L’imprenditore agricolo conferirà alla società l’area per la costruzione, l’impianto a biogas esistente e la maggior parte della biomassa necessaria all’alimentazione dell’impianto. Questa biomassa comprende pollina, reflui zootecnici provenienti dagli allevamenti del territorio ed alcuni sottoprodotti derivanti dalle coltivazioni della stessa azienda agricola.
«Oggi è un’altra giornata molto importante per lo sviluppo della tecnologia Biosip a supporto di una agricoltura moderna e sostenibile, rappresenta nel settore agricolo una grande opportunità per ampliare la sua indipendenza energetica, combinando una agricoltura innovativa con le possibilità dell’ economia circolare, creando sostenibilità economica, ambientale e sociale» aveva spiegato Valter Valle, direttore tecnico di Agatos.