Nuovo segnale di avvicinamento tra Russia e Cina nel contesto delle tensioni con l'Occidente. Il colosso energetico statale russo, Gazprom, ha annunciato che d'ora in poi Pechino regolerà i pagamenti delle forniture di gas da Mosca in rubli e yuan. "Il nuovo meccanismo di pagamento è una soluzione reciprocamente vantaggiosa, tempestiva, affidabile e pratica", ha commentato il ceo di Gazprom, Alexei Miller, convinto che semplificherà i calcoli, diventerà un ottimo esempio per altre aziende e darà una spinta aggiuntiva allo sviluppo delle due economie.
Miller e il presidente di China National Petroleum Corporation, Dai Houliang, "hanno considerato un'ampia gamma di aree di collaborazione tra le società" e hanno firmato "accordi aggiuntivi per l'acquisto e la vendita di gas a lungo termine lungo la rotta orientale", il gasdotto Power of Siberia, recita la nota. In questo modo la Russia punta a ridurre la sua dipendenza dal dollaro americano, dall'euro e da altre valute forti nel suo sistema bancario e nel commercio, una spinta che Mosca ha accelerato da quando è stata colpita dalle sanzioni occidentali in risposta all'invasione dell'Ucraina.
Gazprom non ha fornito ulteriori dettagli sul nuovo meccanismo di pagamento adottato e non ha detto quando i pagamenti passeranno dai dollari ai rubli e agli yuan. All'inizio dell'anno il presidente russo, Vladimir Putin, ha costretto i clienti europei ad aprire conti bancari in rubli presso Gazprombank e a pagare in valuta russa se volevano continuare a ricevere il gas russo. Ad alcune aziende e Paesi, che si sono rifiutati di rispettare questi termini, sono state interrotte le forniture di gas.
Alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina, la Russia aveva firmato un'importante estensione da 37,5 miliardi di dollari dell'accordo per la fornitura di gas alla Cina. Il gasdotto Power of Siberia, lungo 3.000 km, ha iniziato a pompare gas in Cina alla fine del 2019. Putin ha salutato la mossa come un "evento veramente storico, non solo per il mercato energetico globale, ma soprattutto per noi, per la Russia e la Cina". (riproduzione riservata)