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Azienda Energetico

Telwin si rilancia in Cina sulla scia dell'auto elettrica

La società di Vicenza, leader nelle attrezzature per la manutenzione delle auto, presente in Cina da 25 anni, vede nuove opportunità nell'apertura del mercato alla e-mobility. Che presidiano con uno stabilimento nello Zhejiang. La R&S è uno dei fulcri del successo nel mercato del Dragone


28/09/2021 13:25

di Nicola Brillo - Class Editori

settimanale
Stefano Spillere, ceo di Telwin

«Lo sviluppo della mobilità elettrica sta aprendo un’interessante direttiva di crescita per tutto il settore dell’automotive in Cina e noi potremo inserirci in modo proficuo, riuscendo a identificare nuovi interlocutori e nuove esigenze». Stefano Spillere è ceo di Telwin, società vicentina presente in Cina da 25 anni.

La società di Villaverla specializza nella produzione di saldatrici, puntatrici, sistemi di taglio al plasma, caricabatterie e avviatori, è cresciuta grazie alla diffusione nel Paese asiatico di automobili di fascia premium, di importazione soprattutto europea.  «Il nostro target in Cina è rappresentato prima di tutto dalla rete di centri di riparazione specializzati dei grandi brand automobilistici», ha spiegato il manager, «il mercato automobilistico cinese ha vissuto anni di grande crescita, con la diffusione dell’auto presso un numero sempre più ampio di persone, e noi abbiamo accompagnato questo percorso. Ora la nuova sfida è l’auto elettrica. Siamo consapevoli che la manutenzione di un’auto elettrica comporta nuove necessità: si utilizza maggiormente l’alluminio al posto dell’acciaio e questo comporta un upgrade anche nelle attrezzature per la manutenzione. Per noi che proprio nelle tecnologie per lavorazioni di alta qualità riusciamo a fare la differenza, questa è certamente un’opportunità».

Telwin, fondata nel 1963 da Giovanni Spillere, oggi presidente, ha sempre avuto una particolare vocazione internazionale, al punto che già nel 1980 il 70% del fatturato era legato alle esportazioni. Oggi è presente in 120 paesi nei 5 continenti e impiega 250 collaboratori, con un giro d’affari di circa 50 milioni di euro proveniente per l’80% dall’export.

«Siamo partiti negli anni 90 via Hong Kong per poi avere un unico distributore a Pechino, nel 2009, con la crescita del mercato, abbiamo rafforzato la nostra presenza attraverso una filiale commerciale e, negli ultimi 5 anni, abbiamo aperto una sede produttiva, dedicata ad alcuni modelli di caricabatteria», ha raccontato Spillere, «la presenza fisica a Lanxi, nella provincia dello Zhejiang, ci aiuta sicuramente a conoscere meglio questo mercato. È l’unica eccezione alla policy dell’azienda, che produce esclusivamente nel quartier generale di Vicenza».

Qui opera un innovativo polo di ricerca e produzione, la cosiddetta “Cittadella della Saldatura”, centro di 120mila metri quadrati con laboratori di sviluppo e testing specializzati, impianti produttivi con sistemi avanzati in ottica lean, linee robotizzate e magazzini.

Fin dall’inizio l’azienda si è distinta per una forte propensione all’innovazione e allo sviluppo di nuove tecnologie. Nel 1985, proprio per rafforzare quest’ottica internazionale, l’azienda ha cambiato nome in Telwin (TELitalia Welding International). Negli anni l’offerta è stata ulteriormente ampliata e oggi Telwin copre i settori Automotive, Industrial, Professional e Consumer.

Fulcro dell’azienda è il centro R&S, con laboratori di sviluppo e testing specializzati, in cui operano quotidianamente i tecnici: ogni anno tra il 5 e il 10% dei ricavi viene reinvestito nella fase di ricerca. (riproduzione riservata)


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