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Ancora in rialzo alla borsa di Hong Kong i titoli dell'immobiliare

L'indice Hang Seng di Hong Kong ha toccato i massimi da due anni con i titoli dei giganti tecnologici cinesi che hanno archiviato la seduta in forte rialzo, con Meituan, Baidu e JD.com che hanno guadagnato oltre il 10%. Previsioni rosee sul business da Paypal


02/10/2024 17:56

di Alberto Chimenti - Class Editori

settimanale

L'indice Hang Seng di Hong Kong ha archiviato la seduta con rialzo del 6,2% a 22.443,73 punti, toccando massimi da 22 mesi nella sesta seduta consecutiva di guadagni, grazie all'ottimismo sulle ultime politiche di stimolo di Pechino.

In luce gli sviluppatori immobiliari. China Vanke, Longfor Group e Logan Group hanno dominato il listino, con un rialzo rispettivamente di oltre il 62%, il 24% e il 31%, dopo che nel fine settimana le principali città della Cina continentale hanno introdotto alcune misure di alleggerimento per aumentare la fiducia degli acquirenti di case. Anche i giganti tecnologici cinesi hanno archiviato la seduta in forte rialzo, con Meituan, Baidu e JD.com che hanno guadagnato oltre il 10% nel corso della giornata.

James Sullivan di JPMorgan ha dichiarato però alla Cnbc di rimanere "cauto" sul grande rally del mercato cinese, a causa delle misure di stimolo che finora si sono concentrate sull'offerta e sugli investimenti piuttosto che sui consumi. «La domanda da un milione di dollari in Cina in questo momento è: lo stimolo si riversa solo sul lato dell'offerta dell'equazione, o alla fine si riversa sulla domanda dei consumatori? Non è questa la nostra aspettativa al momento».

Un segnale, comunque lo si voglia interpretare, arriva da Paypal che prevede un aumento delle transazioni di e-commerce transfrontaliere dalla Cina nonostante le misure degli Stati Uniti per imporre tasse più elevate sui beni cinesi.

«Stiamo assistendo a un notevole interesse da parte dei commercianti (cinesi, nda) che stanno cercando di espandersi sia in Europa che negli Stati Uniti, e crediamo che ciò continuerà», ha commentato Michelle Gill, responsabile del gruppo Small Business and Financial Services della società di pagamenti elettronici americana, citata dal South China Morning Post. «C'è sia una domanda locale negli Stati Uniti sia un desiderio di espandersi dalla Cina», ha aggiunto Gill.

Washington ha imposto di recente nuove misure, mirate in gran parte alle piattaforme di e-commerce cinesi come Temu e Shein, per ridurre le importazioni di basso valore esenti da dazi e tasse nel Paese.

L'azienda tecnologica con sede in California ha intensificato gli sforzi per attrarre i commercianti cinesi sulla propria piattaforma con il lancio di PayPal Complete Payments nel Paese la scorsa settimana, ampliando le opzioni di pagamento a livello globale. (riproduzione riservata)


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