La People's Bank of China ha tagliato a sorpresa il tasso di interesse sui finanziamenti a un anno di 15 punti base portandolo al 2,5% dal 2,65%, mentre ai dati macro che segnalano un continuo rallentamento dell'economia cinese si uniscono i timori di un crack del settore immobiliare.
La PBoC, guidata dal 2018 dal governatore Yi Gang, riconfermato nel marzo scorso, ha inoltre ridotto il tasso di interesse sulle operazioni di pronti contro termine a sette giorni all'1,8% dall'1,9%, iniettando al contempo 204 miliardi di yuan di liquidita' a breve termine nel sistema bancario.
La Banca centrale ha dichiarato che la mossa e' finalizzata "a mantenere la liquidita' del sistema bancario a un livello adeguato e ragionevole". "La PBoC ha fatto da apripista a quel poco di allentamento che si è concretizzato finora, ma c'e' ancora molto da fare", ha cpmmentato Aninda Mitra di Bny Mellon Investment Management. "Ora si sta accumulando la pressione sui responsabili banchieri e politici affinchè agiscano prima e in modo più incisivo".
Le decisioni della Pboc fanno parte di una serie di misure che Pechino sta adottando per sostenere l'economia tra i rischi di deflazione e i timori di un rallentamento della crescita.
Infatti i prezzi delle nuove case in Cina sono scesi per la prima volta quest'anno a luglio, secondo l'Istituto nazionale di statistica. La lettura si e' attestata in calo dello 0,2% mese su mese, dopo il dato invariato di giugno. Su base annua, i prezzi sono scesi dello 0,1%, rispetto alla lettura invariata del mese precedente. I numeri sottolineano il continuo rallentamento del settore immobiliare.
Un ulteriore segnale negativo viene dagli investimenti nello sviluppo immobiliare iche sono scesi dell'8,5% su base annua nei primi sette mesi del 2023, a 6.770 miliardi di yuan, circa 931 miliardi di dollari. Il ritmo del calo e' accelerato rispetto alla flessione del 7,9% della prima meta' dell'anno.
La lettura ha aumentato le preoccupazioni riguardo a una possibile crisi del debito nel comparto anche perche' il piu' grande promotore immobiliare cinese Country Garden fatica a rispettare gli obblighi di pagamento del debito. Tanto che il titolo e' sceso del 2,5% a un nuovo minimo storico, ampliando le perdite dei giorni scorsi dopo aver previsto una massiccia perdita nel primo semestre del 2023 e dopo aver sospeso la negoziazione di 11 delle sue obbligazioni onshore. I mercati temono un possibile default di Country Garden e l'effetto contagio per i maggiori detentori dei suoi bond. Zhongrong International Trust ha già mancato i pagamenti di diverse delle sue obbligazioni a causa della sua elevata esposizione al settore immobiliare. (riproduzione riservata)