La holding della famiglia Agnelli-Elkann ha investito 10 milioni di dollari in Ultraviolette Automotive, startup al lavoro sullo sviluppo di un ciclomotore a batteria. Secondo i media locali, a valle dell'aumento di capitale, Exor detiene circa il 3,5% del capitale di Ultraviolette, dal che si deduce che la sua valutazione supera i 300 milioni di dollari.
Un valore elevato per una startup che è ancora ferma a zero alla voce ricavi, ma giustificato dalle grandi prospettive di crescita della mobilità elettrica a due ruote in India. Il primo ministro indiano, Narendra Modi, punta infatti ad accelerare l'adozione dei veicoli a batteria in India in modo da ridurre gli elevati livelli di inquinamento, specie nei centri urbani.
Il piano non potrà prescindere dalle due ruote che rappresentano il principale mezzo di trasporto in India, mercato in cui il gruppo Piaggio è fra i leader. Il Paese è il primo mercato al mondo per le moto con 15,2 milioni di unità immatricolate nel 2021 e diversi analisti stimano che le vendite possano superare i 40 milioni nel giro di cinque anni, grazie soprattutto alla spinta elettrica. Niti Aayog, think-tank del governo di Nuova Delhi, ha previsto che entro il 2030 circa l'80% dei motocicli viaggerà a batteria sulle strade indiane. Perché tali pronostici siano credibili, però, la svolta dovrà essere conveniente non solo per l'ambiente ma anche per il portafoglio.
Obiettivo di Ultraviolette è proprio rendere le moto elettriche accessibili a un'ampia platea di consumatori senza perciò sacrificare le performance. Il primo modello sviluppato da Ultraviolette, la F77, promette fino a 180 chilometri di autonomia, un'accelerazione da 0 a 100 in 7,5 secondi e una velocità massima di 147 km/h. Il prezzo non è ancora stato rivelato, ma dovrebbe aggirarsi intorno ai 4.000 dollari.
La società ha rivelato di aver registrato circa 65 mila preordini provenienti da India, Europa e Stati Uniti. Le prime consegne sono attese entro fine anno e saranno riservate a clienti del subcontinente, ma la società sta già valutando la crescita all'estero. I fondi messi a disposizione da Exor verranno impiegati da Ultraviolette proprio per aumentare la produzione in vista di una prossima espansione sui mercati esteri.
«Exor Capital ha un forte interesse per l'innovazione e la sostenibilità», ha spiegato Nikhil Srinivasan, gestore del braccio di investimento della cassaforte guidata da John Elkann. «Crediamo che Ultraviolette sia un'opportunità che copre entrambi». Con Exor, ha aggiunto Narayan Subramaniam, co-fondatore e ceo della startup, «ora abbiamo un gruppo diversificato di importanti investitori istituzionali indiani e internazionali che ci sostengono nel nostro viaggio e nella visione di dare forma a una nuova era di mobilità non solo in India ma anche in mercati globali».
Quello in Ultraviolette è l'ultimo di una serie di investimenti di Exor in India, Paese di grande interesse per la holding e da cui proviene anche il suo presidente, Ajay Banga. Dopo aver partecipato a più round di finanziamento della piattaforma per la compravendita di auto usate Cars24, così, Exor ha stretto una sorta di alleanza finanziaria e industriale con il gruppo Tvs, investendo oltre 100 milioni in due sue controllate attive nella logistica e nei servizi post-vendita per le auto. Tvs è fra l'altro fra i principali soci di Ultraviolette. (riproduzione riservata)