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Generali acquisisce l'intero ramo danni nella jv cinese con Cnpc

Il Leone ha acquistato il 51% del gruppo di Pechino da China National Petroleum Corporation per un corrispettivo di circa 99 milioni di euro. La joint venture era stata creata nel 2009, sulla base della collaborazione già esistente nel ramo Vita. Il portafoglio premi è ancora piccolo ma le potenzialità di crescita sono rilevanti


11/01/2024 12:40

di Andrea Deugeni - Class Editori

settimanale
Philippe Donnet, ceo di Generali

Generali, la compagnia assicurativa triestina guidata da Philippe Donnet, si rafforza in Cina nel ramo danni, diventando azionista del 100% di Generali China Insurance Company Limited.

Il Leone ha acquistato infatti il 51% del gruppo di Pechino da China National Petroleum Corporation per un corrispettivo di circa 99 milioni di euro. Generali China Insurance Company Limited (Gci) è una joint venture creata nel 2009, sulla base della collaborazione già esistente nel ramo Vita tra l’assicurazione italiana e il colosso petrolifero del Dragone che a inizio novembre aveva annunciato di voler dismettere la propria quota. 

L'acquisizione, spiega una nota del gruppo di Donnet, rappresenta un investimento strategico a lungo termine per sviluppare in Cina un business danni interamente di proprietà, consentendo a Generali di rafforzarsi con una quota sempre maggiore nel crescente mercato cinese, dove nel 2022, la raccolta premi è cresciuta del 16%, grazie soprattutto alla buona performance della compagnia di Generali sulla piazza di Hong Kong.

Generali e Cnpc Capital, la controllata del gruppo petrolifero che aveva in pancia la partecipazione nelle jv, rimarranno partner in Generali China Life Insurance Company, la compagnia attiva nel segmento vita creata nel 2002.

«La Cina rappresenta il secondo mercato assicurativo più grande al mondo in termini di premi, con un interessante profilo di crescita. Questa operazione, che vede Generali acquisire la piena proprietà della compagnia Danni, farà leva sul business di elevata qualità sviluppato insieme a CNPC Capital», ha precisato Rob Leonardi, Asia Regional Officer di Generali, «siamo fiduciosi che insieme al management team e ai colleghi potremo cogliere le molteplici opportunità di questo mercato e diventare Partner di Vita di un crescente numero di clienti in tutta la Cina».

Nel ramo vita, attualmente molto più consistente del danni in Cina per generali, i risultati nel 2022 sono stati deludenti si ain termine di nuova raccolta che di valore del portafoglio.

A chiusura dell’operazione Generali diventerà il primo operatore straniero ad acquisire la partecipazione di controllo di una compagnia danni da un unico ente statale in Cina, esclusivamente attraverso una procedura di asta pubblica obbligatoria.

Come unico azionista di Gci, il gruppo triestino, concludono da Generali, «prevede di espandere la propria rete distributiva in Cina; fare leva sugli investimenti cinesi verso la neutralità carbonica per espandere l’offerta di soluzioni assicurative con componenti Esg, facendo emergere i profili distintivi di Generali su questo mercato; sfruttare il know-how globale, regionale e locale del gruppo per migliorare la strategia di distribuzione di Gci».

L’appuntamento ora a Trieste è l’Investor Day per il 30 gennaio, dopodiché entro la prima decade di febbraio è atteso il via libera dell’Antitrust europeo all’acquisizione di Liberty Seguros a cui seguirà poi il closing dell’operazione. (riproduzione riservata) 


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