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Azienda Finanza

India, il tribunale blocca Generali nella jv con Future

L'operazione è congelata fino alla prossima udienza del 10 marzo con gli obbligazionisti delle società in default controllate dal venditore Future Enterprises che hanno fatto valere il diritto di imporre alla società di non diluire la sua partecipazione nella joint venture assicurativa


28/02/2022 14:16

di Anna Messia - Class Editori

settimanale
Anup Rau, ceo di Future Generali

Un tribunale indiano ha bloccato la vendita da parte di Future Enterprises della sua partecipazione nella joint venture assicurativa con Generali a seguito di una contestazione legale da parte di un gruppo che rappresenta gli obbligazionisti. Ad anticiparlo è stata l'agenzia Reuters dopo che, lo scorso gennaio, Future Enterprise aveva annunciato di aver deciso di vendere a Generali la sua partecipazione del 25% in Future Generali India Insurance Company. 

Secondo quanto ricostruito dall'agenzia il trust Idbi è andato in tribunale in rappresentanza degli obbligazionisti esteri che hanno sottoscritto titoli delle società controllate da Future Enterprises in default, forti del diritto di imporre al gruppo indiano di non diluire la sua partecipazione in Future Generali.

La richiesta è stata accolta dal tribunale civile della città di Mumbai che ha ordinato a Future Enterprises di non vendere la partecipazione fino alla prossima udienza del 10 marzo. Generali, come noto, è stata la prima compagnia estera ad approfittare dell'apertura del governo indiano che nel 2021 ha alzato la soglia massima di partecipazione delle compagnie straniere in joint venture assicurative dal 49 al 74%.

Il Leone di Trieste si è mosso subito intenzionato a stringere la presa sulle due imprese che erano state create insieme a Future group, colosso indiano della distribuzione, già nel 2006, sia nel ramo Danni sia in quello Vita. Nel Danni, in particolare, l'operazione prevede che Generali acquisti da Future Enterprises Limited il 25% delle azioni di Future Generali India Insurance (FGII) per un corrispettivo di circa 145 milioni, arrivando quindi al 74% in FGII, che è tra le compagnie assicurative danni in maggiore crescita nel mercato e a marzo scorso aveva 450 milioni di premi.

Anche nel segmento Vita, il gruppo ha firmato un accordo per l'acquisizione dell'intera partecipazione (circa il 16%) detenuta da Industrial Investment Trust Limited (IITL) per un corrispettivo di circa 26 milioni in Future Generali India Life (FGIL), compagnia che a marzo scorso registrava circa 150 milioni di premi lordi.

In questo caso è previsto che Generali sottoscriverà un aumento di capitale riservato avente ad oggetto azioni di FGIL (per un ammontare di circa 21 milioni) e in seguito al perfezionamento della transazione e al completamento dell'aumento di capitale riservato, deterrà una partecipazione di circa il 68% in FGIL, destinata a salire al 71% entro il 2022, con ulteriori aumenti di capitale riservati. 

L'India, hanno sottolineato dal gruppo guidato da Philippe Donnet annunciando l'operazione, è uno dei mercati assicurativi in più rapido sviluppo al mondo, con un tasso di crescita nominale dei premi prevista superiore al 10% nel periodo 2022-2030 e Generali è pronta a scommettere sull'aumento dei livelli di penetrazione assicurativa, oggi evidentemente bassi, con i premi lordi che nel 2020 rappresentavano solo il 4,2% del pil indiano mentre il reddito disponibile e dei consumi privati è previsto in crescita di circa il 7% nei prossimi 5 anni.

Nei giorni scorsi, sull'operazione, era già arrivato semaforo verde dell'antitrust indiano e si attendevano le altre autorizzazioni, ma la pronuncia del tribunale di Mumbai riapre la partita. (riproduzione riservata) 


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