E' entrato nel vivo il programma Huawei rivolto ai giovani talenti dell'ICT. "Abbiamo adattato il programma alle esigenze dell'epidemia", sottolinea Enrica Banti, Head of Corporate Communications di Huawei Italia a colloquio con classxhsilkroad. Seeds for the future, lanciato per la prima volta nel 2008, si volgerà quindi quest'anno in modalità da remoto, aprendo quindi l'iniziativa a un maggior numero di studendti rispetto agli anni precedenti. L'edizione 2020 apre quindi le porte virtuali Huawei a 50 studenti. Gli anni passati invece la selezione era rivolta a circa 10-15 studenti.
"Il programma si sviluppa in due fasi", sottolinea ancora Banti. Nella prima i ragazzi e le ragazze selezionati seguiranno corsi online in collegamento anche con i centri del gruppo cinese a Shenzhen. "Negli anni passati era previsto un periodo di corsi anche in Cina, un modo per conoscere la realtà nella quale Huawei si trova a operare, adesso potranno effettuare tour virtuali della nostra sede". Una seconda fase della formazione rivolta a un numero ristretto di partecipanti, 10, prevede invece formazione nel centro Huawei a Milano.
"Con Seeds for the future continuiamo a portare avanti uno dei nostri principali programmi in ambito Crs che in Italia è partito prima che altrove" sottolinea ancora Enrica Banti. Ha già coinvolto 126 Paesi, oltre 500 università e ha visto la partecipazione di oltre 5.000 studenti. In Europa il programma è stato lanciato nel 2011 e, fino ad oggi, ha coinvolto oltre 1300 studenti provenienti da 31 Paesi. Seeds for Future rientra nei piani di investimento in innovazione di Huawei che destina tra il 12% e il 15% del fatturato globale alla Ricerca e Sviluppo.
L'esperienza non si ferma comunque alle settimane di corso. "Alcuni dei partecipanti, studenti di ingegneria delle telecomunicazioni, informatica ed elettronica, sono stati anche assunti dall'azienda".
Il focus dell'iniziativa, giunta in Italia alla sue settima edizione, sarà sul 5G, sull'Intelligenza Artificiale, sul cloud computing e sulla cybersecurity, tema quest'ultimo al centro di iniziative della società di Shenzhen in Italia che a Roma ha aperto un laboratorio dedicato, operativo dal 2021 che si concentrerà su tre aree principali: conoscenza, cooperazione, verifica e test. (riproduzione riservata)