Parte da Roma il collagamento diretto con Hangzhou. La compagnia di bandiera Air China ha inaugurato il nuovo collegamento, grazie al quale aumenteranno gli arrivi non soltanto dalla Cina ma anche da altre destionazioni dell’Estremo Oriente, in particolare Taiwan, Corea del Sud, Thailandia e Vietnam.
La rotta darà anche maggiori opportunità per i tour operator italiani con la possibilità di accorciare i tempi degli spostamenti dal nord al sud della Cina grazie all’open-jaw con Pechino e Hangzhou. Inoltre grazie al Free Visa i passeggeri diretti su destinazioni terze dopo la Cina potranno soggiornare a Pechino, Hangzhou e Shanghai senza dover richiedere il visto dall’Italia.
Si tratta del secondo dei tre nuovi collegamenti dallo scalo capitolino verso destinazioni della Cina continentale. Il 25 giugno sarà inaugurato il collegamento per Chengdu della Sichuan Airlines, mentre lo scorso 28 maggio ha preso il via il volo Hainan Airlines verso Shenzhen.
"Con questo nuovo collegamento dall’aeroporto di Roma Air China collega la Cina con Pechino e Hangzhou con 10 voli settimanali No-Stop”, ha spiegato il general manager di Air China, Ma Nan ” siamo orgogliosi di aver iniziato questo lungo percorso con adr dal primo collegamento Roma Pechino nel 1986 . Consoderando anche lo scalo di Milano in totale sono 24 voli settimanali diretti dall’Italia alla Cina".
Una volta operativi i tre voli saranno 12 le destinazioni dirette cinesi dal Leonardo da Vinci che così supererà per numero Francoforte, piazzandosi alle spalle di Londra e Parigi, che dallo loro hanno la spinta offerta da British Airways e Air France.
Air China partecipa attivamente al piano strategico del turismo per Roma 2019-2025. Grazie a questo nuovo collegamento l'offerta posti di incoming e outgoing su Roma incrementerà del 35%. Nel 2018 le sei compagnie aeree operanti tra Roma e la Greater China hanno fatto il pieno di passeggeri trasportati: sono stati 760.000, con una crescita del 60% rispetto al 2014. Per il 2019 è previsto un vero e proprio boom di passeggeri da e per la Cina: si stima infatti un incremento del traffico del 20% rispetto al 2018 e il superamento della soglia dei 900 mila passeggeri entro la fine dell’anno.
Intanto Fiumicino ha ottenuto, primo aeroporto in Italia, la certificazione Iata Ceiv (Center of Excellence for Independent Validators), che testimonia la conformità dello scalo ai più elevati standard per il trasporto di prodotti farmaceutici per via aerea, in ottemperanza alla normativa nazionale e internazionale. “Il distretto farmaceutico del Lazio, il secondo in Italia e tra i maggiori in Europa, è in crescita costante. Di conseguenza, lo sviluppo di Fiumicino come hub per il traffico di merci è un fattore trainante per l’economia del territorio e l’intero paese” ha commentato Fausto Palombelli, direttore commerciale di Adr. Quello dei prodotti farmaceutici è uno dei segmenti più importanti del traffico cargo movimentato nello scalo laziale, che l’anno scorso complessivamente ha superato le 200mila tonnellate, con una progressione dell’11% sul 2017.