Da Gucci che ha replicato la sua collezione Love parade spring-summer 2022 a Ho Chi Minh city, la città più popolosa del Vietnam, a Louis Vuitton che lo scorso marzo ha scelto Singapore per svelare il suo trunk show primavera-estate 2023. Se fino a poco fa le maison di lusso non consideravano il Sud-est asiatico come un’area strategica su cui puntare, ora Paesi come la Thailandia, il Vietnam e Singapore stanno diventando una prospettiva allettante.
«Nel 2022, il mercato asiatico del lusso (escludendo la Cina) ha visto una crescita del 43% rispetto all’anno precedente, con un giro di affari da 48 miliardi di euro e alcune novità importanti che hanno caratterizzato l’andamento del mercato», ha spiegato a MFF Federica Levato, senior partner ed Emea leader of fashion & luxury di Bain & company. Alcuni hub tradizionali in Asia per il lusso, come Macao e Taiwan, ha proseguito, hanno rallentato la propria corsa o hanno registrato una ripresa più lenta del previsto. Mentre altri mercati hanno sorpreso.
«La crescita messa a segno dall’Asia nel 2022 riflette la forte espansione del Sud-est asiatico, con un valore di mercato da 12 miliardi di euro lo scorso anno e la Thailandia a guidarne la crescita», ha evidenziato. In particolare, ha fatto notare l’analista, questa geografia ha continuato il suo brillante percorso di crescita, sostenuto dall'afflusso di spesa dei turisti russi, dai primi arrivi di consumatori cinesi e da un forte appetito per gioielli e orologi.
Negli ultimi mesi le dinamiche di crescita hanno mantenuto le promesse nonostante un aumento dell’incertezza globale, guidato da un continuo afflusso turistico e da un crescente interesse del consumatore locale. In merito alle prospettive future, «sebbene difficilmente ci possa essere un’altra Cina, in termini di crescita e contributo al mercato del lusso, il Sud-est asiatico, che include Indonesia, Singapore, Malesia, Filippine, Vietnam e Tailandia, ha un potenziale significativo», ha precisato Levato.
Basti pensare che entro la fine del decennio questa geografia potrà contare su 20-25 milioni di consumatori a medio e alto reddito, mettendo a segno una crescita del 15% rispetto al 2022. Tuttavia, questi Paesi hanno ancora bisogno di uno sviluppo infrastrutturale, indispensabile per l’espansione locale. Secondo l’esperta di Bain, tra gli astri nascenti, brilla anche l’India. Il suo mercato del lusso potrebbe espandersi fino a 3,5 volte le dimensioni attuali entro il 2030, spinto da un crescente interesse e dall'evoluzione dei comportamenti dei giovani clienti verso i beni di lusso.
Sul tema è intervenuto anche Flavio Cereda, co-investment manager luxury brands di Gam. «Il Sud-Est asiatico, per il mondo del lusso, non è una macro-area omogenea bensì consiste di diverse realtà con dinamiche molto differenti», ha spiegato. Singapore in realtà è quasi un mercato maturo, con un’importante presenza diretta dei principali brand già da molti anni.
Pur limitato dalle sue dimensioni, è sempre stato un mercato significativo trainato sia dal turismo ma anche dalla clientela locale, che è tra le più ricche della regione. E l’arrivo di nuovi residenti da Hong Kong ne ha ulteriormente sviluppato il potenziale. Il mercato thailandese, ha illustrato Cereda, vive molto di turismo, specie di quello cinese, con una più limitata domanda locale.
«Gli sviluppi post-pandemia hanno indubbiamente favorito la domanda e stimolato l’interesse dei brand principali», ha aggiunto. Il Vietnam, invece, è un mercato completamente nuovo trainato dal crescente turismo, ma con uno spazio futuro per la clientela locale. L’esperto ha segnalato infatti che i grandi brand hanno già una presenza diretta a Ho Chi Minh city, per esempio.
«Stimiamo che il Sud-est asiatico rappresenti tra il 2 e il 3% del mercato del lusso globale, di cui circa la metà generato dal turismo», ha dichiarato Cereda. Nella Ngadiman, amministratore delegato di Bluebell Sud-est asiatico e Australia, ha posto l’attenzione sui risultati avuti nell’ambito della ricerca di mercato Asia consumer profile pubblicata a maggio 2023. «
Abbiamo intervistato 251 consumatori di lusso di Singapore e Malesia con una spesa annuale nel settore premium superiore a 1.200 dollari», ha detto. Il risultato è stato che, in media, i consumatori prevedono di spendere 14.706 dollari nei prossimi 12 mesi nel settore dei beni di lusso. Questa volontà rappresenta un aumento del 71,8% rispetto alla spesa effettiva dei 12 mesi precedenti (in media 8.560 dollari per consumatore). «Anche se l’intenzione può non essere accurata come la spesa passata, che è effettiva, questo aumento consistente evidenzia una crescita significativa dell'intenzione di consumo a Singapore e in Malesia». (riproduzione riservata)