La Cina è uno dei mercati chiave per il brand Tonino Lamborghini e pesa per circa un terzo sul giro d’affari del marchio. Anche il 2020, nonostante le difficoltà legate alla pandemia di coronavirus, non ha deluso. «Tutto sommato l’anno non è stato disastroso», spiega Ferruccio Lamborghini, ceo e vicepresidente del brand del toro, a colloquio con MF-Milano Finanza, «Hanno tenuto molto bene il real estate e la linea home. Grazie ai progetti del settore hospitality - hotel a cinque stelle, resort e building a marchio - e ai complementi d’arredo (inclusi i rivestimenti ceramici) il nostro brand non ha subito scossoni. Un discorso diverso va fatto per gli accessori. Avremmo voluto essere più penetranti, considerate le novità della collezione orologi che abbiamo lanciato ad inizio 2020, ma non è stato possibile anche per le difficoltà a viaggiare in Cina e ad organizzare una presentazione dedicata ai distributori e alla stampa. Alla luce di tutto ciò, riteniamo comunque di aver fatto un buon lavoro e di aver preparato il terreno per questo 2021, che sarà comunque un anno di transizione», aggiunge il top manager.
«Tra le varie iniziative operative che stiamo pianificando, non escludiamo di prendere in considerazione l’apertura di un ufficio commerciale in Cina nella provincia del Guangdong per avere un controllo più diretto della distribuzione sia online sia offline, considerando che stiamo attivando nel Paese la distribuzione di uno dei nostri core-business e lavorando su altri progetti prioritari!», conclude Lamborghini. L’azienda è in una fase di transizione alla terza generazione, rappresentata appunto da Ferruccio Lamborghini, che dal celebre nonno non ha ereditato solo il nome, ma anche un carattere molto determinato ed intraprendente nell’affrontare ogni sfida a testa alta e con grande passione.
Nel corso degli anni la società ha visto un’evoluzione del business model, con la gestione in-house. degli accessori luxury orologi, occhiali, pelletteria) e la nascita di nuove joint venture per le categorie vino, golf cart e IT. Tante novità per il brand, che nel 2021 celebra i quarant’anni dell’azienda. In attesa di potersi muovere senza limitazioni di sorta per e dalla Cina, Tonino Lamborghini si augura di «poter far sentire l’italianità e la presenza del brand» con il nuovo Tonino Lamborghini Center di Chengdu. Nel 2020, nella provincia cinese del Sichuan è infatti iniziata la costruzione di un progetto di real estate high-end ad uso residenziale, commerciale e culturale. Le due torri, 188 metri cadauna su una superficie totale di 230 mila metri quadri, comprendono un hotel cinque stelle con 210 stanze, 500 service apartment, un hub di servizi per i clienti, spazi commerciali e culturali come il Sichuan People’s Art Theater.
Il Tonino Lamborghini Center Chengdu è il risultato della collaborazione tra il brand bolognese, la celebre designer inglese Kelly Hoppen, il designer australiano Ivo Krivanek e lo studio italiano dell’architetto Marco Piva, che curerà l’interior design dell’Hotel per offrire alla clientela internazionale di fascia alta un elegante connubio tra cultura cinese, design internazionale ed heritage Tonino Lamborghini. Gli appartamenti saranno inoltre arredati con la linea di luxury interior Tonino Lamborghini Casa. (riproduzione riservata)