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Politica

Dazi e bilancia commerciale, Urso e Tajani incontrano Wang Wentao

Il ministro del commercio di Pechino a Roma fa il punto sulle partite aperte tra Italia e Cina mentre aumenta il saldo commerciale a favore della Cina di oltre il 20% nel primo semestre di quest'anno. L'auspicio dell'Italia è che la controversia sui dazi sulle auto elettriche venga risolta in sede Wto


17/09/2024 16:32

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Il ministro Wang Wentao con Adolfo Urso ieri a Roma

Il Ministro del Commercio della Repubblica Popolare Cinese, Wang Wentao, ha incontrato ieri a Roma sia il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, che il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Dall'incontro con quest'ultimo non è scaturita nessuna novità circa i ventilati investimenti cinesi in Italia nel settore dell'auto elettrica. Durante l'incontro è stata ribadita l'importanza di riequilibrare la bilancia commerciale e rafforzare ancora di più la cooperazione economica, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra imprese soprattutto nei settori della tecnologia green e della mobilità elettrica.

«È nostra intenzione intensificare i rapporti tra i due Paesi in uno spirito di piena collaborazione e trasparenza, specialmente nell'ambito dell'interscambio commerciale Italia-Cina e degli investimenti reciproci», ha affermato Urso.

Sul tavolo anche il tema dei dazi sull'import in Europa di auto elettriche cinesi sul quale il ministro ha ribadito la posizione già espressa dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani a supporto della proposta della Commissione europea tesa a ripristinare condizioni di equità. «L'Italia ha espresso inoltre l'auspicio che ci sia una soluzione negoziale a Bruxelles o al Wto" e comunque, ha aggiunto Urso, "dobbiamo lavorare insieme per evitare una guerra commerciale che non è nell'interesse di nessuno».

«La nostra scelta di aprire agli investimenti cinesi nel settore automotive prescinde da questa procedura: è infatti di oltre un anno fa e fa parte di una strategia di lungo respiro di politica industriale nel quadro del partenariato stategico globale Italia-Cina rinnovato nella visita del Presidente del Consiglio a Pechino», ha concluso il ministro.

Tajani, dal canto suo, ha ribadito che «le relazioni tra Italia e Cina stanno attraversando una importante fase di rilancio, con l'obiettivo condiviso di rafforzare e aggiornare il Partenariato Strategico Globale Italia-Cina, che dal 2004 costituisce il quadro di riferimento per lo sviluppo dei nostri rapporti. La Cina è il nostro primo partner commerciale in Asia e il secondo tra i Paesi extra Ue, dopo gli Usa».

Anche Tajani ha insistito sul riequilibrio della bilancia commerciale, che nei primi sei mesi di quest'anno ha sfiorato 16 miliardi di euro, secondo dati Ice, in crescita di oltre il 20% sul dato del primo semestre 2023. «Ho voluto ribadire la necessità di un accesso equo al mercato cinese e di una parità di condizioni per le nostre aziende, in particolare per le Pmi e per le aziende del settore agroalimentare. Proprio partendo da questo presupposto vogliamo continuare a lavorare con i nostri partner cinesi per rafforzare la cooperazione economica e riequilibrare la bilancia commerciale tra Roma e Pechino», ha detto Tajani.

Nel corso dell'incontro è stato anche discusso il tema della tutela della proprietà intellettuale, dell'interscambio commerciale nel settore agroalimentare e quello degli investimenti. Tajani ha inoltre espresso alla sua controparte cinese soddisfazione per l'inaugurazione - il prossimo 26 settembre - del collegamento aereo diretto tra Venezia e Shanghai, operato dalla compagnia aerea China Eastern Airlines: un obiettivo discusso dai due Ministri in sede di Commissione Economica Mista lo scorso lo scorso aprile e subito concretizzatosi, che va nella direzione, auspicata da entrambe le parti, di ampliare collegamenti aerei tra Italia e Cina anche su scali diversi da Roma e Milano. (riproduzione riservata)


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