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Politica

Guerra dei dazi, la Cina ricorre al Wto contro la Ue per l'auto elettrica

Il ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio è volto ad attivare il meccanismo di risoluzione delle controversie. L'indagine della Commissione europea ha messo in evidenza un rischio, in assenza di intervento sui sussidi cinesi, per 2,5 milioni posti di lavoro diretti e per 10,3 milioni indiretti in Europa


13/08/2024 10:17

di Pier Paolo Albricci

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Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea

Pechino apre la guerra ai dazi Ue sulle auto elettriche. La Cina ha annunciato di aver fatto ricorso all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), in seguito alla decisione dell'Unione europea di imporre a luglio dei dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi, essendo Pechino accusata di favorire in modo iniquo i produttori nazionali.

"La Cina ha sottoposto la questione al meccanismo di risoluzione delle controversie dell'Organizzazione mondiale del commercio", secondo quanto dichiarato in un comunicato dal Ministero del Commercio cinese.

Secondo la Commissione europea , l'industria cinese "beneficia di sovvenzioni ingiuste, che stanno causando un danno economico ai produttori europei". Un'indagine condotta da Bruxelles ha esaminato le probabili conseguenze e l’impatto delle misure su importatori, utenti e consumatori ed ha contattato le autorità cinesi per discutere questi risultati ed esplorare possibili modi per risolvere le questioni individuate in modo compatibile con le regole del WTO sulla concorrenza.

In assenza di un intervento sui sussidi cinesi alle importazioni di veicoli elettrici cinesi l'indagine della Commissione europea ha messo in evidenza un rischio per 2,5 milioni posti di lavoro diretti e per 10,3 milioni indiretti, come conseguenza della concorrenza ai produttori interni dell'offerta che si ritiene sovvenzionata da parte della Cina. (riproduzione riservata)


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