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Politica

La piattaforma Class-Xinhua per la Via della Seta apre nuove strade al business

Xinhua news agency e CEIS/China Economic Information Service, la sua diramazione che lavora per le aziende, hanno creato una formidabile piattaforma digitale di informazione e consulenza, che ha preso il nome proprio dalla Via della Seta. Class Editori è partner esclusivo


29/01/2019 16:33

di Carlo Brustia

Cai-Panerai
Paolo Panerai, editor in chief e ceo di Class Editori e Cai Mingzhao, numero uno di Xinhua News Agency

Quale può essere la via più sicura per lo sviluppo dell’export italiano e dell’internazionalizzazione delle aziende italiane, soprattutto di quelle piccole medie? Il sottosegretario professor Michele Geraci, con delega del settore nel ministro dello Sviluppo economico, non ha dubbi come ha dichiarato nei giorni scorsi a Class Cnbc e a questo giornale.

«Il futuro per lo sviluppo delle aziende italiane e quindi dell’intero Paese è verso la Cina, lungo la nuova Via della Seta, che attraversa oltre 65 Paesi. Il presidente Xi Jinping con Belt road initiative (Bri) o Nuova Via della seta, ha concepito e lanciato il più grande progetto di sviluppo della storia», ha spiegato.

Dalla Cina all’Africa, che parla sempre più cinese, sono già in realizzazione investimenti infrastrutturali per 5 mila miliardi di dollari e questi investimenti sono solo la premessa per poter far sì che i traffici commerciali, il dialogo fra i popoli, lo sviluppo della tecnologia si trasformi in nuova ricchezza e quindi in miglior benessere per i cittadini del continente euroasiatico e di quello africano.

Per cogliere questa straordinaria opportunità le aziende, le banche, gli imprenditori, i professionisti italiani, devono però essere informati in generale e in particolare, devono conoscere i singoli progetti, i bandi lanciati dagli Stati, l’evoluzione delle economie dei Paesi coinvolti, ricevere assistenza finanziaria, politica e di training.

Per consentire tutto ciò il governo cinese ha mosso il principale gruppo multimediale del Paese, direttamente controllato dallo Stato. È cosi che Xinhua news agency e CEIS/China Economic Information Service, la sua diramazione che lavora per le aziende come aveva richiesto il creatore della Nuova Cina, Deng Xiaoping, ha risposto prontamente. E ha realizzato una formidabile piattaforma digitale di informazione e consulenza, che ha preso il nome proprio dalla Via della Seta, www.classxhsilkroad.it. Xinhua ha poi proposto a Class editori, la casa editrice con più, e più qualificati, rapporti con la Cina, di essere partner esclusivo della Piattaforma per la Via della Seta. Che da lunedì 21 gennaio ha incominciato a trasmettere anche in italiano.

«È un onore essere partner del principale gruppo editoriale cinese posseduto dallo Stato e così poter partecipare all’avventura straordinaria di Bri», dice Paolo Panerai, editor in chief e ceo di Class Editori. «Nel dicembre del 1978 l’Italia, grazie alla lungimiranza del ministro Rinaldo Ossola, fu il primo Paese del mondo occidentale a finanziare la Cina di Deng, rinsaldando il rapporto storico di Marco Polo e Padre Ricci. Oggi il sistema Italia ha l’occasione di poter diventare il partner più autorevole e più importante della Cina. Siamo felici di poter partecipare a questa straordinaria avventura e di aiutare in maniera decisiva al successo delle aziende italiane».


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