Parla Liu Kan, nuovo console cinese a Milano: Nord Italia decisivo per i rapporti con Pechino. Le imprese del Dragone sono pronte a prendere parte al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Il Paese asiatico è interessato a collaborare con la metropoli lombarda per le Olimpiadi del 2026
La banca centrale cinese ha lanciato la sua moneta digitale (CBDC) in 28 regioni, con una forte promozione nelle principali aree economiche. In un breve lasso di tempo, quasi il 10% della popolazione ne fa uso con la app sullo yuan digitale. Ma allora perché vietare le criptovalute?
L'ex capitano dell'Italia ha rescisso il contratto con il super club cinese, in mano al colosso immobiliare, sull'orlo del fallimento. Oggi la PboC ha iniettato altri 17 miliardi di dollari nel sistema interbancario per evitare l'effetto contagio in caso default
La piattaforma per la compravendita online di auto ha chiuso un aumento di capitale da 340 milioni di dollari. L 'operazione, guidata dalla giapponese Softbank e dal fondo DST Global, ha visto la partecipazione anche della cinese Tencent. Oltre al capitale di rischio la società ha ottenuto un prestito da 110 milioni, per una raccolta totale di 450 milioni.
Sicuramente azionisti e obbligazionisti, ma anche il sistema bancario e quello assicurativo. Pechino invece potrebbe intervenire per aiutare le persone che hanno già pagato per gli appartamenti che resterebbero incompiuti. Ma la crisi potrebbe contagiare anche altre immobiliari, in una fase in cui il mercato è debole
Il colosso delle polizze, secondo in Giappone solo a Tokio Marine, prende la storica assicurazione italiana specializzata nei rischi agricoli che era finita anche nel mirino di Revo, la spac lanciata da Minali
Il crollo di nuove vendite ha appesantito la situazione di liquidità del gruppo, stretto nella morsa dei debiti. Le obbligazioni quotate sui mercati internazionali sono scivolate sotto la pari. In agosto le vendite si sono dimezzate e in settembre, di solito un mese di ripresa, caleranno ulteriormente
La raccolta è durata cinque giorni, la settimana scorsa. Sono stati 111 mila i cinesi che hanno sottoscritto il fondo equity del colosso americano, primo al mondo nell'asset management con 9,5 triliardi di dollari in gestione. In lista di attesa per aprire anche Fidelity e Neuberger Bergman
Il listino inaugurato otto anni fa non è mai decollato per la mancanza di volumi di scambio. Ora il presidente ha annunciato formalmente l'impegno del governo a farne un mercato liquido per gli imprenditori. Ma gli analisti finanziari vedono una contraddizione
Una direttiva del governatore Yi Gang, uno dei 10 banchieri centrali più stimati al mondo secondo Global Finance, impone ai colossi dei pagamenti e prestiti digitali di informare l'istituto centrale prima di ogni accordo o iniziativa finanziaria e di comunicare in tempi strettissimi sospetti di riciclaggio
Se fino al 2008 era la Cina che guardava con apprensione all'andamento dei mercati esteri, sbocco principale delle sue produzioni, ormai è il mercato interno cinese a fare da driver alle esportazioni mondiali, dai prodotti agricoli alle materie prime ai prodotti di alta gamma.
La Consob Usa vuole chiarezza, mentre la Cina congela altri 40 collocamenti. Intanto però le tech rimbalzano in borsa. Nel weekend la China Securities Regulatory Commission (Csrc) ha aperto le indagini su quattro advisor, tra cui broker e consulenti legali.
Nella lista dei premiati dal magazine di Class Editori compaiono più volte la China International Capital Corporation (Cicc), Ping An Bank, Icbc e la Bank of China. Il colosso Icbc si conferma come prima corporate bank e come istituto della Belt and Road initiative
Le due trincee del Partito Comunista: Xi Jinping combatte i redditi troppo elevati, mentre l'antitrust del Paese cerca di ridurre le vendite di alcool in favore di business più morali. E i titoli di vini e liquori cadono sotto il fuoco incrociato. Male anche l'industria della chirurgia estetica
La stretta di Xi Jinping sui paperoni cinesi fa crollare i titoli della moda europei, peraltro già indeboliti dall'andamento negativo del mercato. Stando alle stime di Ubs, le società del Vecchio Continente sono esposte dal 30% al 50% alla domanda cinese.