L’area è considerata tra quelle strategiche per lo sviluppo estero della compagnia. Aperti 14 uffici e inseriti più di 2.300 consulenti. A giugno il gruppo aver aumentato la presa sul Paese, salendo dal 25,5 al 49% nella partnership bancassicurativa con Future Groupm primo operatore retail del Subcontinente con 45 milioni di clienti e oltre 2 mila negozi,
I due veicoli lanciati nel 2015 per favorire la cooperazione nei due Continenti avranno una gestione comune. Il Sud America e l'America centrale sono entrati soltanto di recente nell'orbita della Belt and Road Initiative. Opportunità per l'asse sino-italiana in Paesi terzi.
Lo studio legale fondato da Francesco Gianni sta rafforzando il team di Shanghai che opera in collaborazione con la base di Hong Kong. Presto lo studio aprirà anche a Mosca e segue attivamente la piazza di Singapore sulle rotte dei grandi affari lungo le nuove Vie della Seta. Il business model in Cina punta molto sul network europeo
L'intesa prevede finanziamenti per partecipare alle fiere e per garantire risorse alla filiera. L'arredamento ha fatto un balzo in Cina tra i segmenti del made in Italy presenti nell’import cinese, passando dalla 22ª posizione nel 2012 alla 4ª attuale
Le autorità si sono impegnate a migliorare la qualità dei mercati dei capitali interni, non soltanto per attirare un maggior numero di investitori stranieri. Devono migliorare gli standard di governance per rendere le società cinesi più appetibili per i fondi pensione locali in vista dell'invecchiamento della popolazione, spiega Martin Gilbert
Nelle previsioni di Stephen Li Jen Pechino non svaluterà il renminbi. Da aprile le obbligazioni del Dragone entreranno nel Bloomberg Barclays Global Aggregate Index e altri indici, tra i principali al mondo, faranno lo stesso. La progressiva apertura del sistema finanziario cinese porterà flussi di capitali nell'ordine dei 2.000 miliardi di yuan in tre anni
Più del 40% dei mercati di frontiera sta attuando riforme fiscali e strutturali con l'aiuto del Fondo monetario internazionale. La partecipazione alla Belt and Road Initiative ha favorito l'accesso a nuovi finanziamenti
I valori di consumo per il mercato cinese sono rimasti tendenzialmente stabili, con i passeggeri delle compagnie aeree cinesi sono aumentati dell'8% in un anno, mentre le consegne per i corrieri espressi hanno guadagnato il 24%, sottolineano gli analisti che non temono eccessivi effetti negativi sulle quotazioni dal rallentamento
Tra gli ottimisti si è schierato Rob Marshall-Lee, gestore del comparto azionario di Newton Im del gruppo BNY Mellon che punta sui titoli dei gruppi che vendono prodotti di consumo e servizi, tra cui education, lusso, sanità, assicurazioni e cosmetici. Molte delle migliori opportunità di investimento azionarie in un’ottica pluriennale, oggi, sono in titoli cinesi che si sono indeboliti negli ultimi mesi
Il 2018 ha registrato un aumento delle emissioni di obbligazioni in yuan da parte di società straniere. Un mercato in espansione che ora ha regole e chiare sui prospetti, tempi e modi.
A gennaio la banca centrale cinese ha iniettato 16 miliardi di yuan nel sistema finanziario. Nello stesso periodo le amministrazioni locali hanno emesso bond per 418 miliardi di yuan.
È stato istituito un sistema di registrazione anticipata dell’offerta pubblica iniziale (IPO) da attivare secondo uno schema pilota, tale per cui, le società ammissibili possono accedere al listino solo depositando i documenti richiesti. Ma è stato istituito un Comitato tecnico-scientifico che avrà il controllo sul rispetto delle procedure. Gli analisti parlano di svolta storica del mercato azionario
Shanghai potrebbe replicare la performance del 2007. Nell'anno in corso è probabile che la crescita degli utili per le azioni cinesi sia a una sola cifra. Gli analisti hanno fiducia nei consumi e nella tecnologia che possono vedere la ripresa dopo 12 mesi di debolezza
L'autorizzazione si inserisce nella strategia della DCE di internazionalizzazione e di ottimizzazione della strutture globale degli istituti di deposito
Il patrimonio complessivo degli istituti esteri presenti nella capitale economica del Dragone è salito a 1.500 miliardi di yuan, sette volte i livelli del 2001, ma soprattutto è cresciuta la collaborazione tra banche cinesi e estere. Nel 2018 ci sono state operazioni per 400 miliardi di yuan, quattro volte tanto il flusso del 2017