Turismo, infrastrutture soft, oltre alle tradizionali esportazioni regionali di made in Italy sono i settori che possono beneficiare di più dell'apertura alla Cina e alla Belt&Road Initiative. L'analisi è emersa al convegno in corso a Bari organizzato dalla Banca popolare di Puglia e Basilicata con Class Editori. Le opportunità offerte della nuova Via della Seta sono notevoli
l polo dell'export di Cdp e la società fintech hanno siglato una partnership per permettere agli esportatori italiani di accedere a soluzioni sia per la copertura del rischio di credito sia dal rischio di cambio in oltre 130 valute. La piattaforma messa a punto da Ebury è nata per aiutare le Pmi a crescere sui mercati globali, sia servendole direttamente, che in collaborazione con altre istituzioni finanziarie
Per il presidente della Banca popolare di Puglia e Basilicata, Leonardo Patroni Griffi, gli scambi con il mercato del Dragone sono ancora insufficienti. Occorre puntare sull'industria ad alto valore aggiunto, nell'energia, meccatronica, nanotecnologie e agroalimentare. La Regione punta a sostenere le aziende sia lungo la via marittima sia lungo la tratta terrestre della Belt and Road.
Potranno emettere qualsiasi tipo di titoli di debito, al pari delle banche cinesi, con la possibilità, quindi, di operare su un mercato finanziario da 13 triliardi di dollari, finora in gran parte precluso agli operatori non cinesi. Nel wealth management JP Morgan ha ottenuto la maggioranza nelle sue attività nell'ex Celeste Impero, fronte su cui è impegnata anche Intesa Sanpaolo
La concessione, della durata di 10 anni, prevede la gestione e lo sviluppo di un sistema di giochi per conto del licenziatario TWF. In particolare, a partire da fine maggio 2020, la nuova società costituita assieme a Sans Digital gestirà e svilupperà un portafoglio composto da giochi numerici, lotterie istantanee e giochi online.
Dopo aver rinunciato alla Polonia, Jean-Pierre Mustier, ceo della banca italiana, avrebbe deciso una profonda riorganizzazione delle attività nel paese, concentrate nella Yapi Kredi bank, il quarto istituto del mercato, gestita in jv con il gruppo Koc Financial. Il piano prevede l'assunzione di Unicredit del controllo diretto della quota del 41%, per facilitare una vendita diretta
La nuova sede servirà a fare business su un bacino stimato di 171 milioni di fan potenziali grazie all'icona CR7. La società è già presente con tre global partner (Konami, Ganten e Linglong), due regional partner (China Merchants Bank e Costa Cruises) e 10 Juventus Academy. La squadra è reduce da un tour ultimato un mese fa
Tra gennaio e giugno c’è quindi stato un incremento dell’8% dei volumi dell’M&A domestico con 28 mega accordi, contro i 18 dei sei mesi precedenti e volumi in aumento del 12%. Di contro il valore delle operazioni estere si è dimezzato.La debolezza, secondo PwC dovrebbe continuare nella seconda metà del 2019.
La banca centrale cinese ha messo a punto un nuovo meccanismo per fissare i tassi di interesse con l’intento di ridurre i costi di finanziamento per le imprese in difficoltà. I tassi di riferimento esistenti saranno sostituiti con il Loan Prime Rate, che si basa sui prezzi a cui le banche prestano denaro all’economia reale, come riferimento nella determinazione dei tassi sui nuovi prestiti.
Il governo cinese ha svelato il piano per rendere la metropoli “un’eccellenza tecnologica avanzata” a livello globale. Il progetto prevede una maggiore integrazione con Hong Kong, Macao e con altre otto città, tra cui Dongguan e Huizhou, della provincia considerata il polmone economico del Dragone
A giugno, nonostante la quota di bond del Tesoro Usa in mano cinese abbia ripreso quota dopo tre mesi di vendite, Pechino è stata scavalcata. Non accadeva da maggio 2017. Complessivamente la Repubblica popolare detiene 1.112 miliardi di dollari in T-bond, in un aumento di 2,3 miliardi sul maggio, quando aveva toccato i minimi da due anni. Di contro il Giappone è salito a quasi 1.113 miliardi.
La partecipata cinese al 49%, a fine giugno, ha contribuito con 81,5 miliardi e una raccolta netta che si è attestata a 3,72 miliardi. I dati confermano il peso crescente delle partecipazioni della società di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo. estano stabili a 3,74 miliardi di euro le masse delle tre società che rientrano nell’hub dell’Est Europa
Un’ulteriore escalation delle tensioni commerciali Cina-Usa, colpirebbe soprattutto le valute delle economie emergenti, sempre più dipendenti dal cambio con lo yuan, e meno legate al dollaro. Sulle quotazioni della valuta cinese avrebbe invece un impatto modesto
Il colosso finanziario Usa guidato da Jamie Dimon diventa così la prima società estera al mondo ad assumere il controllo assoluto di un’entità di diritto cinese. La società arrivata sul punto di portare al 51% la propria quota di partecipazione nella joint venture locale di gestione patrimoniale China International Fund Management (Cifm)
Il governatore della Banca centrale cinese ha chiarito che lo scivolone che ha portato la divisa cinese a rompere il livello di 7 yuan per dollaro non è il primo passo di una svalutazione competitiva. Dopo aver determinato che un Paese è un manipolatore, il Ministero del Tesoro Usa è tenuto a richiedere colloqui speciali per correggere la differenza fra le due divise e se questo non accade