La società approdata in Borsa grazie a una business combination con SprintItaly, la Spac promossa da Fineurop, Gerardo Braggiotti, Matteo Carlotti e Francesco Pintucci. Il gruppo è specializzato nella produzione e commercializzazione B2B di idrolizzati proteici impiegati sia per l'agricoltura che per l'industria del gesso. In Cina, dice l'ad Neresini," si possono fare buoni progetti"
In valore le esportazioni di latte verso il Dragone sono aumentate del 35%. Ma è la Corea del sud a fare il record: nel 2018 ha importato dall'Italia quasi il doppio in volume del latte dell'anno precedente. Centrale del Latte Italiano triplica il suo fatturato nell'ex Celeste impero grazie a un accordo con Alibaba, per le vendite online e negli shop del new retail
Si apre a Shanghai il SIAL, la più grande fiera asiatica sull'innovazione in campo alimentare: ottima opportunità quale vetrina per i prodotti alimentari tricolori. Molti Paesi puntano sull'export di un prodotto industriale di larga scala. L’Italia si distingue nel latte tradizionale con una qualità molto elevata che deriva dalla legislazione, dalla tracciabilità e dal ciclo nutrizionale dei bovini
I focolai provinciali sono esplosi dall’agosto 2018. Dai 428 milioni di capi esistenti, censiti alla fine di dicembre 2018 si è passati rapidamente ai 375 milioni di fine marzo con una prospettiva al ribasso nei prossimi mesi se non negli anni a venire. La Spagna è il primo esportatore europeo nella Repubblica popolare
Il Consorzio di tutela è pronto a poter esportare. Oggi raccoglie 37 coltivatori associati, una produzione (su 165 mila ettari di terreni) di 78.600 quintali (erano 25 mila nel 2014, la crescita ha superato quindi il 200%), un fatturato di quasi 5 milioni di euro (all'origine). "Abitueremo i cinesi al risotto all'italiana" ha spiegato il presidente Adriano Zanella, rivolgendosi al primo mercato mondiale del riso
La giovane startup ha lanciato assieme a Seeds&Chips una call per selezionare 15 produttori innovativi da portare al prossimo Italian Food and Beverage in programma a Singapore dal 19 al 20 giugno. L'obiettivo del motore di ricerca è mettere i produttori in contatto con buyer e investitori dalla Cina, dalla Corea del Sud, dal Giappone, da Hong Kong, dalla Thailandia e dal Vietnam.
Occorre puntare di più sulla correlazione tra arredamento, cibo, vino passando anche per la moda, i settori in cui il made in Italy ha una grande forza di attrazione sui consumatori cinesi. Guardando anche ai residenti nelle città di seconda e terza fascia quelle che hanno più predisposizione a scoprire nuovi prodotti e a spendere per il loro acquisto
Il progetto cinese in corso a un centinaio di chilometri a nord est de Il Cairo prevede la costruzione di quasi 3 mila serre che consentiranno la produzione di pomodori, cetrioli, peperoni e fagioli destinati anche all'esportazione su un'area verde di 45 chilometri quadrati. Un altro intervento è stato realizzato a nord del Kenya in un'altra zona desertica dove è stato facilitato l'accesso all'acqua
Secondo Bloomberg,Pechino sta considerando la richiesta degli Stati Uniti di spostare alcuni dazi su beni agricoli chiave ad altri prodotti. Per Mediobanca un tale intervento eliminerebbe l'incertezza sul settore agricolo statunitense che rappresenta il 16% delle vendite industriali del gruppo e ha un peso ancora maggiore sui margini.
Nel 2020 cade l'anno del turismo Italia-Cina. Il connubio tra agrifood e turismo è una delle chiavi di volta per la crescita italiana. Fronte che assieme rappresenta tra il 20% e il 30% del pil del Paese, ha sottolineato il ministro del'Agricoltura, Gian Marco Centinaio. Ma la penisola deve recuperare il divario con altri Paesi
Wine To Asia ha l'obiettivio di diventare l'hub del settore nell'Estremo Oriente. La prima edizione del sodalizio tra Veronafiere e Pacco Group sarà nel 2020. Il mercato che oggi vale 6,45 miliardi di euro di import, è prossimo all'aggancio del Nord America, che pesa per 6,95 mld, e si stima possa superare la domanda di vini di Usa e Canada entro un triennio.
Il Il 19 aprile arriveranno via cielo a Shanghai le prime Rosaria. Già oggi però quattro arance Tarocco costano al consumatore cinese 4 euro mentre in Italia il prezzo è sui 2 euro al kg. Se a questo si aggiungono i costi della spedizione via aria, si avrebbe un ulteriore rincaro di circa 2,5 euro in più per ogni kg di arance.
L’iniziativa realizzata da Gambero Rosso e dall'Istituto Confucio dell'Università degli Studi di Milano è stato presentato a Verona in occasione dell’ultima edizione del Vinitaly. Una raccolta di 1200 voci, suddivise in quattro domini: vitigni, Igt, Doc e Docg.
Sensibile progresso delle vendite nel continente asiatico (più 42,2%) e in Sud America (più 11,9%). I principali Paesi stranieri di cui si teme la concorrenza sono Francia e Spagna, seguiti da Cile, Usa e Australia. il 10,5% delle imprese intervistate da Mediobanca crede in un aumento del fatturato a doppia cifra percentuale e l'82,6% prevede di non subire un calo del giro d'affari
Secondo l'ultimo Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor in Cina, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud e gli altri Paesi vicini stia crescendo in modo esponenziale nella richiesta di vino. L'import di vini italiani registrerà nei prossimi cinque anni, un tasso superiore ai consumi dell'area