La liberalizzazione delle importazioni da parte del Dragone per compensare la produzione nazionale falcidiata dalla peste suina sta aprendo delle opportunità per i salumifici italiani. Martelli, 270 milioni di fatturato annuo, sta esportando carni fresche e congelate e ultimamente anche il prosciutto di Parma sia fresco che affettato
Il Dragone sta tagliando quest'anno l'import di quasi il 10%, penalizzando le esportazioni di Francia, soprattutto, e Italia che comunque aumenta la quota di mercato. In questo contesto la mossa di Verona Fiere di creare una piattaforma permanente a Shenzhen di supporto al vino tricolore è quanto mai in timing. L'appuntamento è per novembre 2020 con 400 produttori
L'espansione avverrà nei prossimi 18 mesi a Shapingba, Jiefangbei e Daping. La sfida per la società bolognese guidata da Giuseppe Tamburi è conquistare il palato dei consumatori senza snaturare l’autenticità dei prodotti italiani. Per riuscirci Rinaldi promuove attività educational per avvicinare i suoi clienti alla cultura del cibo occidentale di alta qualità, e lavora sulla preparazione degli alimenti: per esempio la carne non viene servita al sangue, i pasticcini sono meno dolci e la pasta viene fatta cuocere più a lungo
Secondo il Monitor di Deloitte, dopo il Dragone la maggior diffusione per il cibo tricolore e negli Stati Uniti (69 milardi) ma la regione Asia Pacifico resta l'area del mondo con le maggiori potenzialità. In Europa vince il Regno Unito. Sul fronte delle potenzialità , il 50% del campione vede l’Italia al primo posto come gastronomia con le migliori prospettive
Negli ultimi 12 mesi, l'export dall'isola in Cina ha raggiunto 27 milioni di euro. Secondo i dati diffusi da Confartigianato, oltre 16 milioni di euro di prodotti sono stati realizzati in provincia di Cagliari, più di 5 milioni a Sassari, 3,6 milioni nel Sud Sardegna, 1,3 a Oristano e 409 mila euro a Nuoro. Attese per il turismo, dopo gli accordi stipulati nel 2018
Tra gli altri vengono tutelati l'aceto balsamico di Modena, l'asiago, il barolo, il chianti, il gorgonzola, la grappa, il grana padano. L'accordo, sottolinea Bruxelles, dovrebbe determinare vantaggi commerciali reciproci e una domanda di prodotti di elevata qualità da entrambe le parti. La firma è una conseguenza degli impegni assunti in occasione dell'ultimo vertice Ue-Cina dell'aprile 2019.
Parte da Pechino e fa tappa a Qingdao, alla principale fiera asiatica sulle macchine agricole. L'iniziativa fa parte del piano di aiuti da 30 miliardi di euro per le imprese meridionali deciso dal ceo Carlo Messina. Ice e Ambasciata d'Italia hanno organizzato eventi e incontri con le controparti cinesi
L'abbattimento di un terzo della produzione di maiali e la chiusura dei piccoli mangimifici per problemi ambientali sta provocando una crisi di offerta e forti pressioni sui prezzi nella filiera internazionale per la produzione di carne con aumenti record che, in Cina, a fine anno, potrebbero arrivare al 70%. Ma l'export italiano, che potrebbe trarre giovamento dalla situazione, è fermo
Turismo, infrastrutture soft, oltre alle tradizionali esportazioni regionali di made in Italy sono i settori che possono beneficiare di più dell'apertura alla Cina e alla Belt&Road Initiative. L'analisi è emersa al convegno in corso a Bari organizzato dalla Banca popolare di Puglia e Basilicata con Class Editori. Le opportunità offerte della nuova Via della Seta sono notevoli
La trading company aperta in febbraio a Shanghai ha già venduto per 700 mila euro e punta a 2 milioni di euro l'anno prossimo. Ma il mercato potenziale è amplissimo perché i cinesi apprezzano qualità e sapore del latte italiano organico. Nel 2018 l'export di latte nel Dragone è cresciuto del 47% in volune e del 35% in valore. E oltre alla Cina tira molto anche il Sud Corea
In occasione del prossimo capodanno cinese, quest'anno alla fine di gennaio, ci sarà una campagna promozionale per la vendita degli agrumi del consorzio Igp, inoltre verranno promossi viaggi per far conoscere meglio ai buyer cinesi le zone di produzione e cercare di aumentare le quote di export
L'export di food verso la Cina, trainato dagli agrumi, sta crescendo a doppia cifra anche quest'anno, dopo il boom del 2018. Ma la vera carta vincente, giocata dal presidente Xi Jinping, durante la visita a Palermo nel marzo scorso, è quella del turismo. Il punto sulle prospettive lo ha fato oggi la Fondazione Italia-Cina, presentando nel capoluogo il suo rapporto 2019
Origine Group, consorzio ferrarese che riunisce i principali produttori ortofrutticoli italiani, ha stretto un accordo per importare in Italia il kiwi rosso cinese e commercializzare nel sud est asiatico insieme a Sichuan Hua Sheng Agricultural, nuove varietà di prodotto. Intanto Origine sta lavorando per esportare le pere in Cina e allargare gli accordi a uva, pesche e susine
Grazie all'acquisizione della società di informatica, le macchine agricole e i camion della società del gruppo Agnelli-Exor disporranno di una tecnologia in grado di connettere agricoltori e grandi aziende fornitrici che consentirà di ottimizzare l'utilizzo di dati agronomici. Oggi il ceo Muhlhauser ha anche annunciato la scissione dell'attività in due rami, quello stradale (camion) e le macchine agricole e movimento terra
Sul totale delle esportazioni le quote dei mercati extra UE fanno registrare risultati positivi e promettenti pari il 46% del totale esportato. Da gennaio a giugno 2019, incremento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In aumento le esportazioni extra europee del 10%. Buoni risultati dal Giappone e Cina. Canada al top