A breve è prevista anche l'apertura a Xi'an dell'azienda bolognese di calzature d'alta gamma, passata nel 2018 sotto il controllo dell gruppo Sitoy quotato alla borsa di Hong Kong. Per crescere nell'e-commerce annuncia il lancio, dal prossimo mese, di una soluzione sviluppata su app per rafforzare il servizio made-to-order
L'azienda piemontese, leader mondiale nella produzione di impianti di laminazione per alluminio e acciaio, ha vinto una commessa da oltre 20 milioni di euro, grazie anche a un pacchetto finanziario che concede al compratore una dilazione su 5 anni nella pagamento della fornitura
La più importante fiera industriale cinese che si è chiusa ieri a Shanghai ha registrato molto interesse delle imprese locali per le tecnologie della meccanica made in Italy. Che nel primo semestre ha sofferto per un calo consistente delle esportazioni,. ma ci sono positivi segnali di rimbalzo
Secondo Patrizio Bertelli, ceo di Prada, le vendite del gruppo nel mercato del Dragone hanno già ampiamente superato quest'anno quelle del 2019, nonostante le chiusure dei negozi per febbraio e marzo. Intanto nel mercato della gioielleria la Cina si conferma mercato estero di riferimento per il made in Italy
L'accordo tra il market place di Pechino, leader in Cina e Asia orientale nella vendita online di oggetti di lusso, e Artemest di Milano, il suo omologo minore in italia, offre nuove possibilità di affari a circa mille artigiani già selezionati dalla piattaforma italiana creata nel 2015 da Marco Credendino e Ippolita Rostagno, specializzata in arredo, decoro, illuminazione e lifestyle
L'estremo Oriente premia i brand di fast fashion di Otb group, 1,5 miliardi di fatturato. Buoni i risultati sia in Giappone che in Cina, come racconta Renzo Rosso, il numero uno del gruppo di Vicenza, che possiede tra gli altri Diesel
Un’analisi di Bluebell group evidenzia la ripresa di moda e calzature a partire da aprile. Registrati a maggio incrementi fino al +41%. In volata gli outlet, con rimbalzi del +100%, e il social WeChat
L'apertura dell’account è parte integrante della strategia di digitalizzazione ed internazionalizzazione. L'azienda intende così rafforzarsi sul mercato del lusso in Cina, che, secondo le stime, al 2025 avrà un valore complessivo pari a circa 160 miliardi di euro, con una domanda interna che peserà per il 50% di quella mondiale e una spesa online pari a circa 19 miliardi di euro.
Il brand fiorentino della porcellana, oltre 200 anni di storia, ha aperto un account ufficiale sulla piattaforma che vanta oltre 1 miliardo di utenti attivi e una penetrazione che supera il 93% della popolazione nelle maggiori città del Dragone. La manifattura è stata rilevata nel 2013 da Kering (Pinault) che ne ha rilanciato produzione e distribuzione
Lo hanno evidenziato di dati del secondo trimestre. Nel mese di maggio Tiffany ha quasi raddoppiato le vendite. Il fenomeno del revenge spending sta interessando tutta la Cina continentale. La domanda sta premiando soprattutto i brand con un solido servizio di e-commerce
Il più grosso gruppo tessile cinese, passato recentemente sotto il controllo pubblico del Jining Investment, punta a quotare la controllata americana famosa a livello mondiale per le sue fibre al mercato Star cinese. Nel tessile cinese si rafforza la collaborazione pubblico privato per fronteggiare le difficoltà sui mercati globali
Operazione da 13 milioni. Dal 2008 il marchio era della cinese DongXiang, già proprietaria per la Repubblica popolare e Macao. Continua la collaborazione tra le due società
Le risorse saranno destinate a sostenere la crescita e il consolidamento della posizione del gruppo in Cina finanziando, tra le altre, le spese di investimento sostenute per la realizzazione di boutique di recente costituzione e per il rinnovo di quelle già esistenti.
ll multibrand milanese si espande in Asia, dove programma aperture fisiche fino al 2025 e una spinta sull’e-commerce. «Ad aprile 2021, con K11 di Adrian Cheng, sbarcheremo a Wuhan, e poi toccheremo Shanghai e Beijing», ha spiegato a MFF il ceo e co-founder Maurizio Purificato
Lo hanno spiegato Mario Boselli, presidente della Fondazione Italia Cina, e Valtero Canepa, direttore di Bracco Cina, presentando il rapporto annuale della Fondazione su Class Cnbc. Nel tessile sono in ripresa le esportazioni perché i cinesi cercano un upgrade della qualità con tessuti made in Italy.