L'accordo è stata raggiunto in occasione della X sessione del Comitato governativo Italia-Cina. Siglato un memorandum d'intesa sulla cooperazione energetica. L'export italiano verso la Repubblica popolare ha superato a novembre 12 miliardi di euro
In video conference Ursula von der Leyen e Xi Jinping sottoscrivono virtualmente un accordo di principio dopo sette anni di trattative. Vengono accolte le richieste europee di una concorrenza più equa con le aziende cinesi e di un migliore accesso al mercato e Pechino si impegna a porre fine ai trasferimenti forzati di tecnologia e ad aumentare la trasparenza sui sussidi alle imprese.
I dati delle dogane cinesi confermano una crescita superiore al 20% nel mese di novembre dell'export italiano nella Repubblica popolare. Bene anche abbigliamento, calzature e profumeria, ma anche macchine utensili. Sui dati dei primi 11 mesi, Italia rimane stabile, Germania e Francia arretrano, la Spagna aumenta sensibilmente
Questo mese, le autorità della città di Suzhou, nella Cina orientale, hanno distribuito 20 milioni di yuan digitali, equivalenti a 3,1 milioni di dollari, ai residenti locali attraverso una lotteria. Ognuno dei 100 mila vincitori ha ricevuto 200 yuan nella nuova valuta digitale, che possono essere spesi per acquisti online o offline. È il secondo testo dopo quello di ottobre a Shenzhen
Sia la commissione europea, a trazione tedesca, che la Repubblica popolare sono intenzionate a chiudere entro quest'anno un negoziato incominciato nel 2013. Le aperture di Pechino sembrano reali e poiché la Cina trainerà la crescita dei prossimi anni, investimenti diretti ed export delle imprese italiane ed europee ne beneficeranno. Ma c'è un ultimo ostacolo da superare
Nella fase finale dell’accordo bilaterale sugli investimenti tra Cina e Unione europea (Bit), che potrebbe essere firmato entro l'anno, soprattutto su impulso di Francia e Germania, c'è il rischio di una dura reazione dell'amministrazione Biden che potrebbe svantaggiare l'export europeo verso gli Stai Uniti. Soluzione? Un accordo quadro parallelo tra Ue e Stai Uniti
La Commissione affari legislativi del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, principale organo legislativo cinese ha annunciato che è in corso di elaborazione il progetto di una nuova legge contro i monopoli. Il mese scorso le autorità di borsa cinesi avevano bloccato la quotazione di Ant, la costola fintech di Alibaba
Lo prevedono gli analisti di Schroders, che ipotizzano una crescita al 9% per il pil del Dragone. Il rendimento delle obbligazioni pubbliche a 10 anni dovrebbe restare intorno al 3,3%, contro lo 0,8% degli analoghi titoli americani. Lo yuan dovrebbe rafforzarsi sul dollaro. Continuerà il sosteno della banca centrale al credito per le pmi
Mc Kinsey prevede che si avvicinerà a 600 milioni di individui in pochi anni, ma per ora altrettanti cinesi hanno un reddito annuo di 1.500 euro. Quindi secondo i dati attuali la strada per arrivare a un reddito medio di tipo occidentale è ancora molto lunga e la lotta alla povertà affatto conclusa. Eppure i consumi salgono rapidamente e il mercato immobiliare è in ebolizione non solo nelle grandi città del sud
Il dato segna un'inversione di tendenza rispetto all'andamento dei primi 9 mesi che avevano registrato un calo intorno all'8%, dovuta probabilmente ai mesi di fermo del primo e secondo trimestre dell'anno, causa pandemia. Sale del 20% il saldo commerciale dell'Italia verso i mercati extra Ue
Insieme alla Jesa Capital di saro Capozzoli, il secondo istituto al mondo per capitalizzazione ha selezionato sette realtà imprenditoriali italiane per avviare e sostenere rapporti commerciali con controparti della Repubblica popolare. Ne fanno parte Vortice, Baltur, OaCp, Salami spa, Technology and Service, Tuboden, Dropsa
Hanoi e Pechino saranno in Asia le uniche economie in crescita nel biennio 2020-2021 e l’Fmi prevede che le migliori performance 2021 saranno di India (+8,8%), Cina (+8,2%), Malesia (+7,8%) e Filippine (+7,4%).
L'appuntamento, dal 11 al 12 dicembre, è organizzato dall'ambasciata italiana nella Repubblica popolare cinese assieme a Agenzia ICE e Camera di Commercio Italiana in Cina. Focus su tecnologia, innovazione ed energia
A novembre ha battuto le attese con il maggior balzo dall'inizio della serie di registrazioni, partita nel gennaio 1981, principalmente a causa di un'impennata nelle esportazioni, per effetto di una forte domanda globale e prezzi delle materie prime più elevati.
Sono scattati dazi fino al 200% sul prodotto australiano, il più importato in Cina. E ora Pechino, primo produttore mondiale di vino, vorrebbe incentivare il consumo di vino nazionale, puntando a raddoppiare le coltivazioni entro il 2025. Può essere un'opportunità per i produttori esteri di qualità